Storia

L’edificio di via Dante 23 a Ciriè racconta una storia che intreccia le vicende di una famiglia intraprendente con quella di un’intera città. Infatti, il fabbricato che oggi ci piace chiamare Casa delle Professioni viene costruito nel 1970, ma le sue origini in realtà affondano molto più lontano nel tempo.

Gli inizi con il ciclismo

Giovanni Brunero

Questa storia di gente semplice ha inizio nei primi anni del Novecento, quando Giovanni Brunero, un giovane ciclista ciriacese (ma originario di San Maurizio), partecipa al Giro d’Italia con i suoi compagni di squadra della Legnano. Vince non una volta sola, ma ben tre volte, nel 1921, 1922 e 1926, incantando un’intera nazione con la sua tenacia e dedizione. Erano gli anni di Girardengo, Belloni e Binda, anni in cui non esistevano doping o altro, ma solo potenza e determinazione, così, proprio in quell’epoca, Brunero diventa una vera e propria icona dello sport che tutta Italia ci invidia.

Giovanni Brunero era il fratello del nonno della dottoressa Mariangela, che va giustamente fiera del suo cognome e oggi traghetta l’edificio di via Dante 23 dal glorioso passato al futuro.

Arrivano le automobili

L’impresa del campione ciriacese Giovanni Brunero non solo fece storia nello sport, ma aprì le porte a una nuova era per la sua famiglia. Infatti, in seguito alle vittorie al Giro d’Italia, ai fratelli Brunero, Giovanni e Ettore, che già commerciavano in biciclette e componenti, viene concessa la licenza di commercializzazione di vetture Fiat. Siamo nel 1926: nasce a Ciriè una delle prime concessionarie di automobili Fiat con annessa officina meccanica.

Storia di via Dante 23

L’impresa cresce e negli anni Cinquanta, in concomitanza con la presentazione della Fiat Nuova 500, viene inaugurata la grande officina meccanica in via Remmert. Così, Ciriè inizia a vivere l’espansione e il benessere anche grazie al contributo che i Brunero avevano riservato alla città. Purtroppo, proprio in questi giorni in via Remmert si possono vedere le ruspe che stanno buttando giù un pezzo di storia di Ciriè.

In via Dante 23

La nuova palazzina di via Dante 23 viene inaugurata nel 1970 per ospitare la concessionaria Fiat, che nel frattempo era cresciuta con nuovi modelli di automobili. I locali dove ora la dottoressa Brunero svolge la professione di commercialista erano gli uffici direzionali e contabilità generale. Lì c’erano anche la reception e il centralino, poi questi locali erano collegati l’officina e il reparto di vendita ricambi.

Al piano superiore c’era la dimora dove la dottoressa ha vissuto con i genitori sino al 1987, quando si è sposata.

Non solo automobili

Grazie allo spirito imprenditoriale, all’attenzione al mercato e alla passione per la ricerca incessante di soluzioni innovative che hanno sempre caratterizzato l’azienda, nella seconda parte gli anni Ottanta, l’edificio di via Dante 23 diventa la casa di Italgas.

Successivamente, dopo la prematura dipartita di uno dei soci, Nanni Brunero, la mitica concessionaria si è evoluta e trasformata nella Bimotor. Qui, archiviate automobili e veicoli industriali, l’impresa si è rivolta alla distribuzione di motori di ricambio per applicazioni automotive, agricoli, marini, gruppi elettrogeni. In particolare, si è specializzata sulla personalizzazione dei prodotti e sulle nuove tecnologie.

Arriva lo Studio Legale Garrone

Successivamente, abbandonate le auto e i motori, la palazzina di Via Dante n. 23 attira l’attenzione di Giuseppe Garrone, noto avvocato ciriacese, che nell’anno 2004 sta cercando una nuova sede per il suo prestigioso studio legale.

Parte quindi una riqualificazione dello stabile con una importante e globale attività di ristrutturazione che porta, nell’autunno 2005, all’insediamento dell’Associazione Professionale Studio Legale Garrone, nella quale fanno parte oltre a Giuseppe Garrone, le giovani avvocate Giuliana Olivetti e Paola Carrera. Lo Studio Legale, che dà assistenza in materia di diritto civile, famiglia, lavoro e penale, diventa punto di riferimento di prestigiosi clienti del territorio che affidano agli avvocati dell’associazione la loro assistenza.

Nell’anno 2012, l’avv. Garrone entra in pensionamento, proseguono l’attività all’interno degli storici locali gli Avvocati Giuliana Olivetti e Paola Carrera che danno vita all’Associazione Avvocati Olivetti Carrera. Nello stesso anno entra a far parte della compagine associativa anche l’avv. Tiziana Zambello.

E ora il futuro

La casa di via Dante 23 non è solo storia passata, ma è anche promessa di futuro. Con il passare del tempo, l’edificio ha visto molteplici trasformazioni, adattandosi alle esigenze di un mondo in continua evoluzione. Così oggi l’edificio si è trasformato nella Casa delle Professioni, un luogo dove professionisti esperti e molto radicati sul territorio possono esercitare in ambiente molto funzionale e gradevole, che favorisce la collaborazione e lo scambio di esperienze. Qui i clienti vengono ricevuti nell’accogliente reception ed hanno immediatamente la sensazione di essere in casa.

storia via Dante 23 - concessionaria

Alla fine, le grandi storie nascono da persone che vivono mentalità sopra i confini e i dogmi che il tempo in cui si vive cercano di imporci. Si segue la massa per istinto e per svogliatezza. Ma le grandi storie nascono da chi osa cambiare mentalità e false Ideologie. Il successo lo ottiene chi guarda oltre.

Il passato è strettamente connesso al futuro, e adesso lo dimostra anche uno studio della University College di Londra. Secondo la ricerca chi soffre di amnesia non solo dimentica il passato, ma non riesce nemmeno a immaginare il futuro.